UNA BOTTA DI VITA - 2^ puntata - città Massa Marittima  - Massa Carrara Trasgressiva

UNA BOTTA DI VITA - 2^ puntata - città Massa Marittima - Massa Carrara Trasgressiva

UNA BOTTA DI VITA - 2^ puntata - città Massa Marittima

L'ho abbracciata, mi son strusciato contro di lei e la sentivo fremere. Allora l'ho spinta sul letto, le ho sollevato la minigonna, tolto il tanga e l'ho leccata per qualche minuto. Poi, via i pantaloni e i boxer, e l'ho montata cantando "Sei la più bella del mondo" di Raf. Lei è venuta in fretta, proprio su una delle strofe finali: "amore senza confine, quando confine non c'è". Così, concentrandomi perchè con l'età son diventato molto resistente, le ho schizzato in figa intonando "Self control", sempre di Raf.
Dopo la sveltina e l'orgasmo s'era rilassata, così ho insistito per la cena.
- Dài tesoro, son i nostri amici migliori, anche i loro figli sono al mare, cosa vuoi che succeda? Abbiam bisogno di una botta di vita!
Ha protestato ancora, ma alla fine ha accettato, a condizione di mettere almeno un giacca di cotone durante il tragitto.
Siamo andati in bagno per un rapido bidet e ci siamo rivestiti.
- Pronta per la cena che ti tocca, o mia bella gnocca?
- Sì, pronta per sentirmi in imbarazzo, caro marito del cazzo!
Quando siamo arrivati, son rimasti tutti a bocca aperta. E' stato un valzer di:
- Ma tu... tu sei Daniela? Non t'avevo riconosciuto!
- Complimenti! Non t'avevo mai vista così... così... sexy cena, tutti gl'occhi eran per lei. Si sentiva imbarazzata e, per sentirsi più sicura, ha bevuto un po' troppo vino. Io non ero da meno e, mentre eravamo seduti, approfittando della tovaglia lunga, le avevo sfilato il tanga e iniziato un ditalino clandestino, ma l'alcol ha avuto il sopravvento e mi sono addormentato a metà dell'opera. Quando mi son svegliato ero sul divano, sentivo degli applausi. A fatica ho alzato la testa. Daniela, anche lei ubriaca, stava in piedi sul tavolo, sorretta da Gianni e Leo. Prima che potesse rendersene conto, le han slacciato il nodo del vestito che è scivolato giù. E un applauso generale ha accolto la sua prorompente nudità.
Tenendola per mano, la facevan sfilare come su una passerella lasciando che le mogli potessero toccare oscenamente la preda nuda che veniva loro offerta. Tutti gli "amici" accarezzavan senza vergogna con le mani le sue tette, il culo, la figa. Addirittura Debora ha preso il telefonino, ha girato un filmino e scattato delle foto. A quel punto, barcollando, mi son alzato in piedi.
- Begli amici che siete!
- Ma dài, si stava solo scherzando, siam tutti un po' su di giri...
- Su di giri una fava!
Ho spintonato Gianni, ho dato un pugno in bocca a Leo e l'ho tirata giù dal tavolo.
- Andate tutti affanculo, sacchi di merda!
L'ho rivestita e, visto che eravamo entrambi ancora ciucchi, per tornare a casa ho chiamato un taxi.
Meno male che i ragazzi erano al mare, così non c'hanno visto in codesto stato. Il giorno dopo, ho chiesto scusa a Daniela e l'ho portata in giardino. Dentro un vaso di coccio vuoto, c'eran il vestitino sexy, il tanga e i sandali coi tacchi a spillo. Li ho cosparsi di benzina e ho dato a lei i fiammiferi per dargli fuoco.

FINE

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